Mi capita, a volte, di ripensare al giorno prima del mio incidente.
Penso a quella giornata che si è svolta normalmente e a come abbia fatto tardi alla sera per pulire la strada che portava al cantiere anche quando stavo tornando indietro.
Il mattino dopo, ho avuto l’ incidente, con le conseguenze note.
Per ultima alba, non intendo l’ alba del giorno dell ‘incidente, ma intendo l’ ultima alba del giorno in cui una persona muore.
Credo sia giusto che nessuno di noi sappia qual ‘è il giorno della sua morte, perchè forse si impazzirebbe.
Meditando sull ‘ultima alba, ho pensato che si potrebbe, ampliando il concetto, parlare dell ‘ultimo anno di vita, o dell ‘ultimo decennio di vita e così via.
A volte leggo sui giornali di gravi incidenti stradali o anche di incidenti sul lavoro dove qualcuno è morto.
Ogni volta, visualizzo nella mia mente una specie di timer che per quella persona è arrivato a zero.
Immagino il momento quando il timer passa da 24.00 a 23.59.
In quel momento, per quella persona, è iniziato l’ ultimo giorno di vita” ,quella che per lui sarà: ” L’ ultima alba”.
Vedo questo timer personale scorrere inesorabilmente fino al momento in cui arriva a zero e cerco di immaginare la vita di quella persona che ride scherza, oppure ha un sacco di problemi da risolvere o progetti da finire ma, è ignara di tutto e non immagina nemmeno lontanamente di quanto la morte gli sia vicina.
Ad esempio, ricordo perfettamente l’ ultima alba ed il giorno precedente, di mio padre.
Il giorno prima aveva nevicato e lui mi aveva accompagnato fuori per aiutarmi a salire in macchina.
Uno dei vicini gli ha detto: << Maschio, non andrà mica a caccia anche domani>>, e lui,
<<Certo, domani è l’ ultimo giorno>>
Aveva avuto da poco il secondo infarto, io non sapevo che chi ha avuto infarti deve rimanere al caldo, altrimenti gli avrei detto di rinunciare e forse mi avrebbe ascoltato, poi però penso che quello sia stato per lui il miglior modo per morire, non avrei mai immaginato infatti mio padre su un letto, malato, che si spegne lentamente.
Ricordo che al mattino, stranamente, ho sentito quando metteva in moto la macchina e partiva da casa.
Dopo qualche ora, mi sono svegliato nuovamente e avevo una sensazione strana, come se ci fosse qualcuno nella stanza, dopo poco tempo ho ricevuto la telefonata dei carabinieri che mi dicevano che era morto, ho così capito che quella strana sensazione di una presenza nella stanza, era dovuta al fatto che lui fosse venuto a casa a salutarci tutti.
Quando penso al momento in cui anche per me inizierà “l’ ultima alba”, mi rendo conto che non mi fa paura sarà semplicemente un giorno dove finalmente anche io troverò la pace.
Può sembrare strano, ma non ho assolutamente paura di morire, certo questo non vuol dire che cerchi di fare una vita spericolata, per sfidare la sorte, ma semplicemente, quando avverrà, le tristezze che mi causa questo mondo governato da “poveri e miserabili”, saranno finite e forse, nella nuova dimensione, ritroverò la gioia di vivere.
Ho pensato a volte a come potrebbe essere la mia morte, sono sempre più convinto che un giorno deciderò di rimenere nella dimensione del sogno piacevole che avrò fatto nella notte perchè vorrà dire che mi sarò stancato veramente di questa realtà.
Per adesso mi capita spesso di svegliarmi al mattino ed ho l’ impressione di aver lottato tutta la notte per ritornare in questo mondo che non mi piace molto, ma poi penso che l’ ho fatto solo perchè voglio portare avanti le mie idee e far sapere a tutti che è possibile vivere su questo mondo in pace e felici.